Salmone Atlantico

Salmo salar

    • Europa FAO 05: acque interne
      Acquacoltura in gabbie
    • Atlantico nord-orientale FAO 27: Europa
      Acquacoltura in gabbie; Rete da circuizione a chiusura
    • Atlantico nord-orientale FAO 27: Europa
      Palangaro pelagico; Rete da posta pelagica

    CARATTERISTICHE DELLA SPECIE
    Il salmone dell’Atlantico è un pesce migratore che spende gran parte della sua vita in acque marine e si spinge verso l’acqua dolce per deporre le uova. Durante il suo viaggio può nuotare fino a oltre 100 km al giorno superando ostacoli come cascate e sbarramenti. E’ un animale carnivoro che consuma enormi quantità di pesce (fino a 3 kg di pesce per un kg del proprio peso).

    STATO DELLO STOCK
    La maggior parte della popolazione europea di salmone è sfruttata al massimo o sovrasfruttata. La condizione degli stock nel nord-est Atlantico e nel Mar Baltico è critica.

    PROBLEMATICHE LEGATE ALL’ALLEVAMENTO
    La maggior parte dell’allevamento del salmone avviene in Norvegia, Cile e Scozia ed ha luogo in gabbie aperte posizionate in mare o in acqua dolce e con altissime concentrazioni di salmoni. Sfortunatamente il cibo usato per nutrire i salmoni non proviene da fonti sostenibili, ma da stock selvatici di zone di pesca anche lontane: il consumo di questo tipo di pesce allevato ha quindi ricadute importanti anche su altri stock ittici. Viene praticato anche l’allevamento biologico di salmone. In questo caso, la densità di pesci nelle gabbie è inferiore e per l’alimentazione dei salmoni sono utilizzati mangimi provenienti dagli scarti delle industrie, senza additivi.

    IMPATTO SULL’AMBIENTE
    Gli impatti negativi sono numerosi. A causa dell’alta densità di individui per ogni gabbia, le malattie si diffondono velocemente, anche ad altre specie marine. Per evitare ciò ,sostanze chimiche e antibiotici vengono aggiunti all’ambiente. Nell’allevamento biologico la qualità dell’ambiente, del nutrimento e della salute dei salmoni è tenuta sotto stretto controllo.