Pesce spada
Xiphias gladius
- Taglia140 cm
- Indiano occidentale FAO 51 - Indiano orientale FAO 57 - Atlantico nord-orientale FAO 21: Canada e Stati UnitiLenza a mano, Pesca a canna
- Indiano occidentale FAO 51: Sud AfricaPalangaro pelagico
- Da ogni provenienzaPalangaro pelagico e rete derivante
CARATTERISTICHE DELLA SPECIE
Il pesce spada è diffuso nei mari tropicali, temperati e caldi del pianeta. Le ossa mascellari e nasali di questo pesce sono allungate a formare una spada appiattita e acuminata dai margini taglienti, da cui il nome. L’adulto è privo di squame e può raggiungere 4,5 m di lunghezza. È un pesce predatore, solitario e veloce nuotatore.
STATO DELLO STOCK
Lo stock mediterraneo, negli ultimi 30 anni, è stato fortemente sovrasfruttato e sono quindi necessarie urgenti azioni di conservazione. In altre zone del mondo la situazione degli stock è migliore, sebbene i tassi di cattura siano in aumento tanto che nell’Oceano Pacifico è una specie già considerata in pericolo di estinzione. L’Unione Europea sta introducendo le quote di cattura anche a questa specie oltre che al tonno per il quale i risultati sono stati estremamente positivi.
IMPATTI DELLA PESCA
La pesca con le reti da posta derivanti, le cosiddette spadare, avendo elevati tassi di catture accidentali di specie protette, come tartarughe, delfini, squali e altri pesci ha prodotto enormi danni alla biodiversità. Invece la pesca con i palangari può ridurre l’impatto sulle tartarughe utilizzando gli ami circolari che non sono però adottati da tutti in pescatori. Inoltre, i palangari utilizzati in autunno catturano una enormità di giovanili, gli spadelli che nonostante siano vietati sono spesso impunemente commercializzati. La forte riduzione dei grandi predatori pelagici, come il pesce spada, può inoltre avere ripercussioni devastanti su tutto l’ecosistema marino.
GESTIONE DELLA SPECIE
Le Organizzazioni regionali della gestione della pesca (RFMOs, Regional Fisheries Management Organizations) sono responsabili della gestione della pesca nelle acque internazionali, mentre nelle aree costiere si applicano leggi nazionali e i regolamenti europei. Ciononostante, la gestione del pesce spada è, ad oggi, parzialmente o totalmente inefficace, soprattutto per la pesca illegale e quella dei giovanili. Infatti il massacro dei piccoli pescespada ha causato un’erosione genetica della specie che, insieme al bioaccumulo di metalli pesanti e pesticidi (che hanno effetti estrogenici) ha indebolito la specie che presenta spesso parassitosi e malattie oncologiche.
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