Seppie

Sepia spp.

    • Pacifico nord-occidentale FAO 61 - Pacifico centro-occidentale FAO 71 - Atlantico nord-orientale FAO 27
      Nasse
    • Pacifico centro-occidentale FAO 71 - Indiano occidentale FAO 51
      Lenza a mano, Pesca a canna (hand operated)
    • Da ogni provenienza
      Rete a strascico; Rete da posta di fondo; Rete a strascico a coppia; Lampara; Tramaglio
    • Mar Mediterraneo e Mar Nero FAO 37
      Rete da posta pelagica

    CARATTERISTICHE DELLA SPECIE
    Nel mercato italiano sono presenti numerose specie di seppie, sia mediterranee, pescate dai pescatori locali, sia di provenienza atlantica e indo-pacifica. Le seppie sono dei molluschi cefalopodi, molto comuni in tutto il globo. Si nutrono di crostacei e pesci, che catturano grazie alla loro capacità di mimetizzarsi.

    STATO DEGLI STOCK
    Nella stragrande maggioranza dei casi, non si hanno conoscenze sufficienti riguardo agli stock. In molte regioni sono pescate abbondantemente e diventano anche vittime di cattura accidentale per via della pesca con reti a strascico.

    IMPATTO DELLA PESCA
    Le seppie vengono pescate con innumerevoli attrezzi, dalle reti a strascico a quelle da posta, fino alle lenze a mano. L’impatto sugli ecosistemi (fondali marini e specie animali) di ognuno di questi metodi è differente: se da un lato la lenza a mano, le trappole e gli arpioni non hanno un forte impatto sull’ambiente, le reti a strascico generano conseguenze in alcuni casi devastanti.

    GESTIONE DELLA PESCA
    In alcuni paesi come India e Oceano Pacifico non sono stati messi in atto progetti di gestione della pesca della seppia, al contrario in Europa sono stati fatti diversi passi avanti ed attualmente è in atto una gestione parzialmente efficace a tutela dell’ecosistema marino e della specie.